Genova

Come una donna bella e capricciosa, di quelle che vorresti odiare, ma che non puoi esimerti dall'amare, questo, in fondo è per me Genova.
Già l'arrivo in autostrada, con svincoli stretti ed improvvisi ti preannunciano qualche difficoltà, poi quando appena esci me hai la conferma, traffico caotico, tutto ti sembra stretto ed il navigatore in perenne ritardo nelle informazioni che ti servono. Qualche giorno e ti abitui, inizia a piacerti l'aria tiepida e limpida, ti innamori dei colori che ti circondano.
Non illuderti, basta poco e sei in mezzo a strade allagate e chiuse, sporche di fango, tutto torna in discussione.
Ma se arrivi in autostrada da Savona ed in una curva la vedi bella e sfacciata illuminata dal sole,con le sue alte case colorate, non può non piacerti. Un attimo, poi scompare, l'ennesima galleria..
.



Le foto  sono state scattate una decina di giorni prima della disastrosa alluvione dell'ottobre 2014, ed ero ancora lì, per lavoro, in quelle giornate piuttosto travagliate, però queste immagini non le dimentico.

E quando scende la sera, se la giornata è quella giusta:









Il ricordo di Fabrizio De Andrè:



Un paio di scorci mattutini:




quell'espressione un pò così
cheCon quella faccia un pò così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi 
prima di andare a Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
non c'inghiotte e non torniamo più.
Eppur parenti siamo un po'
di quella gente che c'è lì
che in fondo in fondo è come noi selvatica
ma che paura che ci fa quel mare scuro
che si muove anche di notte 
e non stà  fermo mai.
Genova per noi 
che stiamo in fondo alla campagna
e abbiamo il sole in piazza rare volte 
il resto è pioggia che ci bagna.
Genova, dicevo, è un'idea come un'altra
Ah la la la la la la
Ma quella faccia un pò così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi mentre guardiamo Genova
ed ogni volta l'annusiamo
circospetti ci muoviamo
un po' randagi ci sentiamo noi.
Macaia, scimmia di luce e di follia,
foschia, pesci, 
Africa, 
sonno, nausea, fantasia.
E intanto nell'ombra dei loro armadi
tengono lini e vecchie lavande
lasciaci tornare ai nostri temporali
Genova ha i giorni tutti uguali.
In un'immobile campagna
con la pioggia che ci bagna
i gamberoni rossi sono un sogno
e il sole è un lampo giallo al parabrise.
Con quella faccia un po' così
quell'espressione un pò così
che abbiamo noi che abbiamo visto Genova
Ah la la la
Con quella faccia un po' così abbiamo noi 
che abbiamo visto Genova
Ah la la la
Ma quella faccia un pò così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi mentre guardiamo Genova
ed ogni volta l'annusiamo
circospetti ci muoviamo
un po' randagi ci sentiamo noi.
Ma quella faccia un pò così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi mentre guardiamo Genova
ed ogni volta l'annusiamo
circospetti ci muoviamo
un po' randagi ci sentiamo noi.
un po' randagi ci sentiamo noi.
Paolo Conte, Genova per Noi

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Fuori Genova, Busalla (GE), luci industriali:

Non bellissime di giorno, con le luci accese, nella notte, le strutture industriali acquistano il loro fascino.
Busalla, non è solo questo, ma per a causa degli impegni lavorativi, è tutto quello che sono riuscito a scattare, non me ne vogliano gli abitanti se non sono riuscito a darne un'altra visione.



Dedicato ai Genovesi ed ai Liguri.

Scatti eseguiti  con una Fotocamera Reflex Digitale EOS1100D, con obbiettivo standard EFS 18-55 ISII. in formato RAW, convertito con DarkTable WorkFlow e rifinite con The Gimp (entrambi software Open Source), su piattaforma Ubuntu Linux




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